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BERLIN PRIDE 2011 – LA SOSTANZA CULTURALE CHE DIFFERENZIA SENZA GENERI

Berlino , 25 giugno 2011. Questo fondamentalmente è il giorno di San Cristoforo, detto anche S.
Christopher Day, giornata dell’orgoglio di ciò che siamo , di come natura ci ha fatto e di come non
dovremmo mai vergognarci.
Quest’anno potrei definirlo notevolmente profiquo per il mio “curricilum personale” avendo affrontato
prima uno Straordinario EuroPride a Roma (un abbraccio ancora al mio mentore ed amico Raffaello Della
Penna) e successivamente avendo avuto questo meraviglioso bivio in cui il Milk si è scisso proficuamente
per poter presenziare attivamente agli altri 2 Pride, Milano (il nostro spazio , la nostra città) e Berlino (città
a dir poco esaltante e meravigliosamente cosmopolita).
Sebbene considerabili differenti nello spirito ,
nell’organizzazione e nello spessore culturale supportante direi che entrambi dovevamo avere importanza
e meritare la presenza del nostro bel gruppo. Considerando poi che non tutti avrebbero avuto il tempo di
sostenere il viaggio a Berlino, in base agli impegni personali limitanti.
Ma dovendo e volendo parlare di questo Pride “Teutonico” ed avendo avuto l’onore di presenziare e avere
l’occasione di raccontarvelo direi di iniziare dalla sostanziale differenza riscontrata fin dal primo momento,
dal primo secondo della “sfilata”. Dopo una lunga attesa, dovuta all’organizzazione degli innumerevoli carri,
più o meno sponsorizzati e di varie dimensioni, il pride si apre con la presenza delle forze dell’ordine… e
qui la sorge il primo mio paragone con i loro colleghi di nazionalità italiana che spesso presenziano ai nostri
pride nazionali.
Il folto pubblico capisce , conosce e sfrutta subito l’apertura sia delle camionette utilizzate sia della mente
dei tutori dell’ordine, che tutto farebbero tranne disprezzare e non elargire a tutte quelle persone un
grande sorriso e un plauso per la presenza così cospicua. I ragazzi intonano un sonoro “Spogliati , Spogliati”
e la polizia non può fare a meno di scherzare e ridere della cosa , con una naturalezza e una gioia che in
Italia ancora nn ho potuto riscontrare. Immagino sia solo differenza culturale e qui poco si può attribuire
alle mansioni lavorative e tanto al lavoro che bisognerebbe fare in campo generico. Non ci resta che
sperare per il futuro e “rimboccarci le maniche” in maniera TOTALITARIA ed energica. Se tutti professiamo
maggiore apertura culturale perché frammentarci in maniera così “intelligente” ed intollerante?!
Per quanto riguarda poi la successione dei carri la parata dava modo di vedere un alternarsi di sponsor più
o meno famosi e di presenze più artigianali o più professionalmente preparate.
In Primis Lufthansa, con il suo folto gruppo di dipendenti in “Divisa Body Painted”, un’allegra idea
dell’azienda che ha finanziato in maniera molto allargata e decisamente intensa la propria presenza ed il
proprio sostegno al nostro fianco. O meglio al fianco delle persone LGBTI tedesche, delle varie aziende e
delle varie lobby che tanto hanno fatto e tanto faranno all’interno dello stato federale.
Nota positiva (se presa fine a se stessa) e la diffusione di informative sanitarie e l’ampia distribuzione di
profilattici per la prevenzione di malattie sessualemnte trasmissibili. Tuttavia Berlino ha un’alta percentuale
di infezioni da virus HIV e il tutto rende questi sforzi plausibili e giustificati.
Tra gli sponsor “autotrasportati” vi sono poi state molte presenze legate ai vari circoli e locali cittadini,
tuttavia il grosso divario si accentua nel momento in cui TUTTI I PARTITI NAZIONALI o quasi hanno
presenziato e sponsorizzato e promosso quest’evento! Da DESTRA a SINISTRA senza esclusioni e senza quel
grande spirito felice che univa il tutto. Era ovvio vi fossero sostegni e contestazioni varie , dipendenti dalle
scelte politiche dei singoli membri del pubblico, ma anche è giustificato e compresnsibile.
Il paragone con la l’Italia mi si evidenzia subito nel mio spazio di lucidità mentale non intaccato dall’euforia
del momento, ma per non scadere nel banale, nell’ovvio e pensando tutti conosciate la serietà dei vari
Buttiglione , Giovanardi , Berlusconi , Maroni e “compagnia bella” cerco di evitare l’argomento e di
dimenticare presto la questione. Per lo meno ora che sono a Berlino!
La particolarità che subito mi viene fatta notare è che la giornata è caratterizzata da un innumerevole serie
di eventi più o meno culturali che offre la città in questa giornata e così, grazie all’aiuto del nostro grande
socio Milk, amico e Tutor berlinese Salvatore Trapani (e i suoi mitici amici di supporto) cominciano i nostri
vari “spostamenti”.
La nostra seconda, lunga ed ultima tappa è nel quartiere multiculturale e multietnico di origine turca
(di cui proprio non ricordo il nome), nel quale si sponsorizzano non esclusivamente le differenze di
orientamento sessuale ma decisamente OGNI TIPO DI DIFFERENZA e si promuove OGNI TIPO DI LOTTA
DISCRIMINATORIA. L’idea non può che rendermi felice e farmi immaginare possa essere la giusta soluzione
ad ogni tipo di rivendicazione cultural-sociale.
Del resto la comprensione, l’aiuto reciproco e l’ampliamento culturale personale di ognuno di noi non
potrebbe certo che essere positivo per tutti. Forse questo è ciò a cui tutti dovremmo pensare prima ancora
di ogni santa e giusta contestazione. Prima ancora di giudicare l’altrui pensiero e qual si voglia membro
politico forse l’autocritica è di dovere.
Non mi dilungo in ulteriori racconti non volendo scoprire troppo quella “perla” che per me è stata il Berlin
Pride , ricordando che l’anno prossimo, per chi lo volesse il giorno di San Cristoforo si rinnova, come ogni
anno negli stessi luoghi.
Un abbraccio speciale lo rivolgo ai miei amici, più o meno nuovi che ho avuto l’onore di avere al mio
fianco in questa splendida esperienza, il mio presidente Nathan, Enrico , Salvatore , il “Rolando furioso”
e tanti tanti altri. Compreso un bacio al mio misterioso “sole” che apparve e scomparve ai miei occhi così
effervescenti e felici, in questa giornata di BERLIN PRIDE…