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Genova Pride Village – l’inviato Milk.

abato 13 il Village del Genova Pride 2009 ha aperto col botto, e qualche milkarella non poteva certo mancare. Iniziato un po’ in sordina… poi un crescendo di gente e divertimento. 

Già Venerdi 12, alla Rosa dei Venti, davanti ai magazzini del Cotone, si sentiva l’odore del Pride. Mai tanta gente a Genova affollava la simil-spiaggia ricreata dal locale, e mai tante facce nuove, in un ambiente, quello genovese, dove poche sono le persone conosciute e dichiarate.

 Passeggiando incontro Alberto Villa, la mente e il corpo del Genova Pride: “Belin, domani seratona!”, dico io, e lui mi fa capire che gli alberghi son già tutto pieni, e le prenotazioni per il 27 giugno abbondano. Pochi si faranno scappare questo grande evento.

gay-village

Sabato 13, grande inaugurazione del Village. Dalla parte opposta dei magazzini del cotone rispetto alla Rosa dei Venti, un teatro costruito direttamente sul mare: davanti a noi la Lanterna, simbolo di tutti i genovesi. Si entra attraverso portali gonfiabili illuminati, e la scritta Genova Pride Village accoglie chiunque voglia conoscere una realtà realmente ai margini a Genova. Qui vengo attirato dal profumo di pansotti al sugo di noci cucinati presso lo stand gastronomico; inoltre, leggo, saranno nel menu le focacce al formaggio di Recco e le trofie al pesto. A lato, il bar, già comincia a distribuire le prime birre e gli alcolici mentre, davanti, il palco aspetta soprattutto l’entrata in scena di Arisa.

La gente ancora è poca, ma sono solo le 21.00, e normalmente questo lato dell’Expò di Genova è dimenticato, in quanto parcheggio a pagamento. Quindi continuo, decidendo di passare dal mare e intravedo delle strutture gonfiabili che mi incuriosiscono. A lato dei Magazzini del cotone, direttamente sul mare, degli igloo bianchi ospitano al loro interno degli stand commerciali, tra cui abbigliamento, dolciumi (quello che mi ha attirato di più ), libri e trattamenti estetici. Davanti a noi sono attraccati yacht incredibilmente belli, che fanno da scenario.

Ormai sono le 22.00, sul palco incominciano a passare alcuni artisti: Giorgio Costa imita alcuni cantanti famosi, poi tre ragazze stonano successivamente altre canzoni altrettanto famose: fino a qui lo spettacolo era davvero imbarazzante. Comincia ad arrivare gente.

 Alle 23.00 circa sale sul palco Jo Squillo ed è un delirio. Lei riesce davvero a smuovere il pubblico, che si fionda sotto il palco a ballare e divertirsi: incomincia la serata. Non solo gay, anzi, molte famiglie arrivano, bambini che saltellano ovunque davanti al palco: non è solo la festa dei gay e non deve esserlo. Dietro di me sento un commento: “Ma che è? Sembra il Family day, altro che gay pride!!!”. Io ,contento sorrido, perché finalmente anche a Genova sarà più difficile associare i gay solo a nudità e volgarità.

arisa24.00 circa appare Arisa. Ed è un successo. Lo spazio davanti al palco ormai straborda di persone. Lei meravigliosamente semplice sottolinea il suo piacere ad essere lì con noi e la possibilità di diventare icona Gay. Prima due singoli nuovi, poi la canzone più aspettata: “Sincerità”. E la folla che canta, senza un tempo o un intonazione unica. Bello davvero.

Peccato che finito di esibirsi Arisa, salga sul palco Dennis Fantina, mentre il pubblico ormai sgonfiato sta già andando via. Incomincia la discoteca, molti genovesi han preferito andare a ballare al Virgo, storico locale gay che ha aperto uno splendido estivo ad Arenzano. Una festa riuscita.

Per i prossimi appuntamenti: http://www.genovapride.it

Gabriele Perroni

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