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Intervista a Mariano Lamberti, autore di “Una coppia perfetta”

Il 27 gennaio 2017, presso la sede dell’associazione “Il Guado” (Via Soperga 36, 20100 Milano), il circolo TBGL “Harvey Milk” terrà la presentazione del romanzo Una coppia perfetta. L’amore ai tempi di Grindr, a firma di Mariano Lamberti (goWare Edizioni, collana “Pesci Rossi”). L’evento era stato fortissimamente voluto da Alessandro Rizzo, amato e compianto vicepresidente del “Milk”. È stato mantenuto nella data prevista, proprio per onorare la memoria del caro amico.

Nel frattempo, Lamberti ha accettato di scambiare alcune parole con noi, per farci conoscere meglio la propria opera.

1) Tu sei prevalentemente sceneggiatore (televisivo e cinematografico) e versificatore. Com’è stato il passaggio al genere del romanzo?

 

Il mio primo romanzo è nato quasi da solo, in maniera molto spontanea. Costruire storie, plot per il cinema ti allena a far quadrare tutto quando scrivi e fare il versificatore ti permette di avere la pazienza che l’ispirazione arrivi…  quindi, le due cose mi sono senz’altro servite.

2) Al centro di Una coppia perfetta, c’è il mondo dei siti d’incontri. Personalmente, il tuo impatto con questo universo è positivo o negativo? La tua è una polemica verso l’ “amore” via web?

Credo che gli incontri sul Web  ti  permettano di contattare un numero enorme di persone e creare una rete di amicizie e di contatti impensabile fino a poco tempo fa: questo credo sia una cosa positiva. Dall’altro lato (quello che è forse l’aspetto critico) c’è la facilità con cui si crea una conoscenza, un’intimità che non ha il tempo di crescere, per la velocità con cui si consuma un rapporto sessuale.

3) Tra fiction e documentari, l’amore è sempre stato al centro del tuo lavoro. In che modo il tuo romanzo ha beneficiato della tua esperienza, come indagatore dei sentimenti?

Effettivamente, credo che il centro dei miei interessi come comunicatore (regista e scrittore) siano in qualche modo i  sentimenti, non idealizzati o filtrati, ma scarnificati, messi a nudo nella loro difficoltà ad essere vissuti. Credo che il campo delle relazioni sia il  più difficile da affrontare per l’essere umano, ma anche il più fertile in cui far crescere la propria umanità.

4) Online, i riassunti del tuo romanzo sottolineano il contrasto fra ciò che di protagonisti dicono del proprio rapporto e ciò che ne dicono gli psicologi. Oltre al tuo suddetto lavoro come sceneggiatore, cosa ha fatto maturare la tua cultura in campo psicologico?

Non ho fatto studi specifici di psicologia! Ovviamente, come tanti di noi, sono stato in analisi, ma credo che la mia sia più un’ indagine sulla natura umana nella sua dimensione concreta e impalpabile. Se, poi, qualcuno ravvisa qualche fondamento psicanalitico nello svolgimento delle psicologie dei personaggi, ben venga.

5) Una coppia perfetta è una storia di bugie su se stessi. Quanto pensi che incida la menzogna nel funzionamento di una storia sentimentale?

La menzogna, anche involontaria, quella che ci raccontiamo quotidianamente anche  all’interno della coppia, ha  preso il sopravvento nella nostra vita abituale. E non parlo solo di bugie banali, dette per coprire un’infedeltà coniugale,  ma del negare a noi stessi, del rimuovere le  situazioni scomode della nostra complessa vita sessuale, della  paura dell’intimità, del non-ascolto dei propri bisogni. Ecco, credo che queste siano le moderne bugie del nostro vivere.

6) Per il tuo romanzo, hai scelto di rappresentare una coppia gay. C’è una motivazione specifica per questa scelta? Al posto di Marco e Alex, avresti potuto mettere una coppia etero? O una coppia con  almeno un membro gender not conforming?

Nel romanzo, ho cercato di fare una lucida disamina dei rapporti di potere che si creano all’interno delle coppie, siano esse omosessuali, eterosessuali o altro. Credo che siano meccanismi universali degli esseri umani, non specifici di un modello.

7) Relazioni e social network: fino a che punto il web è una ricchezza? O, secondo te, ha soprattutto inaridito i rapporti umani?

Io credo che il Web sia di per sé  uno strumento neutro. Il resto dipende dallo stato vitale delle persone che ne fanno uso, da come si rapportano al mondo in generale, alle persone. Internet ha  sicuramente accorciato le distanze tra gli essere umani, ma, per qualche verso, ci ha impigriti nella conoscenza reale.

8 ) Una coppia perfetta mostra gli inganni che si nascondono dietro la pretesa “perfezione”. Possiamo dire che la coppia ideale è quella “imperfetta”, fatta anche di difficoltà e screzi? Ed esiste la perfezione, in amore?

Tutto il romanzo è un elogio della coppia imperfetta. La coppia perfetta non esiste; la coppia “perfetta” è quella che si chiude e si barrica dietro le proprie insicurezze per difendersi dalla durezza del mondo.

Intervista a cura di Erica Gazzoldi Favalli