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La California rende onore a Milk. “La sua storia è speranza” parola del nipote.

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Il primo era il più noto tra i difensori dei diritti omosessuali dell’intera nazione americana, il secondo pensò per primo ad un sistema sanitario prepagato, il terzo è una figura centrale nel mondo dei microchip ed il quarto ha ispirato milioni di spettatori con i suoi film. Si tratta di Harvey Milk, Henry J. Kaiser, Andrew Grove e George Lucas: quattro grandi personalità di spicco che insieme ad altri nove selezionati sono entrati a far parte della California Hall of Fame. La California assegna ad atleti, autori, icone dello sport e della politica il giusto riconoscimento all’attività svolta e al ruolo rappresentato, sia che essi siano ancora in vita sia che il ricordo sia postumo.

La first lady californiana, Maria Shriver, che diede vita quattro anni fa alla Hall of Fame parla della “propria passione: raccontare la storia della California, il suo passato ed il suo presente per ispirare le persone a contribuire al suo futuro”. La signora Shiver ed il marito Arnold Schwarzenegger hanno scelto i tredici nomi di quest’anno da una lista di venti possibili candidati basandosi sul fatto che fosse necessario premiare “individui notevoli che incarnino lo spirito innovativo del Golden State e che” secondo il museo “abbiano cambiato il mondo cercando i propri sogni”.
Tra le tante nomine svetta indubbiamente quella di Harvey Milk, ex supervisor del comune di San Francisco e primo politico apertamente omosessuale ed ufficialmente eletto in città e nell’intera nazione. Insignito sempre quest’anno della Presidential Medal of Freedom il politico che perse la vita nel 1978 viene oggi ulteriormente riconosciuto da quel presidente che, dopo anni di veti, si è finalmente deciso a scegliere il 22 di maggio, il compleanno dell’attivista, come Harvey Milk Day.

A ricevere il premio per Harvey, c’era suo nipote Stuart Milk, vera e propria controfigura contemporaneo dello zio, impegnato in questi ultimi anni a visitare più di cento città americane e ben diciannove stati in tutto il mondo come ambasciatore dei diritti. ”
Dovunque vada – ad Istanbul, in Turchia, a Madrid in Spagna o a Panama – la storia di Harvey da speranza alle persone. Anche se la strada da fare, nel mondo e negli Stati Uniti è molta, lui è veramente un faro di luce per la comunità” ribadendo anche la propria contentezza per la firma della giornata dedicata allo zio: “sono molto orgoglioso. Penso che salverà delle vite e renderà la ricorrenza ricca di significato”.

Ad ogni star scelta che viene scelta per la Hall of Fame viene offerto uno spazio per custodire qualcosa di particolarmente meritevole e significativo. Lucas ha scelto Star Wars ed Indiana Jones, di Milk sono invece conservati un regalo dell’amato Scott Smith, una ciocca dei suoi capelli, una bandiera arcobaleno, una cassetta che registri uno dei suoi discorsi e quell’ordinanza del 1978 contro la discriminazione sessuale: fu storia, ora può diventare modello e attualità. Un’ottima notizia.

(Notiziegay.com)