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RICETTA DI DONNA: I TRAVESTITI COME SOGGETTO D’ARTE

Via del Campo c’è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.

(Via del Campo – Fabrizio de Andrè)

A Carpi è in mostra presso la galleria Imperatore “la quotidianità che si fa straordinario e lo straordinario che diventa arte”, ossia la raccolta di fotografie “I Travestiti”.

È dallo sguardo femminile, curioso ed intenso, di Lisetta Carmi che emerge un ritratto forte di Genova, della sua Genova, con i suoi travestiti. Le fotografie sono infatti opera di un’intima frequentatrice del loro mondo, che dal 1965 al ‘71 non solo immortalò, ma conobbe e visse l’ambiente in cui il travestitismo era costretto.

Sono immagini di momenti di vita, dall’incontro con i clienti alla professione esercitata nei vicoli, dalle scene in vesti maschili all’arte del trucco. Una favola che ha come protagonista un’umanità forte, fatta di personaggi che vanno dalla Gitana (il capo del gruppo, la più anziana, che fu giovane amante di De Pisis) alla bella Elena che da gruista del porto divenne “battona”, passando per la Morena che voleva farsi suora e che ispirò il compaesano De Andrè nella celebre Via del campo. Nomi che sono storie, istantanee che sono poesia.

Ed è sulle note del ritratto musicale di Via del Campo tratteggiato da De Andrè che va vista questa carrellata di immagini dolci, di sorrisi ambigui e sguardi intensi: è la colonna sonora della favola, quella cantata dal genovese, una retrospettiva sulle “graziose”, sospese tra sogno e sofferenza, pronte a spendere tutta la notte sulla soglia a vendere a tutti la stessa rosa, ad essere prese per mano ed amate.

Ed è dalle parole della fotografa oggi ottantaquattrenne che viene un’altissima testimonianza, artistica ed umana insieme, oltre che uno spunto di riflessione: «Li ho conosciuti a una festa di Capodanno a Genova nel 1965, loro vivevano nel ghetto degli ebrei, tra Via del Campo e piazza Fossatella. In 6 anni di vita insieme li ho sempre protetti, stimati, ho vissuto la loro sofferenza, l´emarginazione, le violenze, gli arresti. Ma grazie a loro, ho capito me e ho riscoperto la gioia di essere donna in un periodo in cui mi ribellavo al ruolo che la società ci aveva assegnato». Questa è la testimonianza di chi ancora le ama… anche dopo aver salito le scale e chiuso il balcone:

Via del Campo ci va un illuso / a pregarla di maritare / a vederla salir le scale / fino a quando il balcone ha chiuso