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La canzone italiana non è morta.

In molti pensano che la musica italiana sia diventa sciatta, quasi inutile, ma oggi vi dimostrerò il contrario.
Avevamo bisogno di una boccata di musica nuova, non le solite cose da reality, non le solite cose senza anima e senza corpo, avevamo bisogno di emozioni,
Signori e signore vi presento la nuova era del cantautorato italiano:Brunori Sas .

 
Cantautore calabrese, stile dandy, “neo-urlatore italiano”, potrebbe sembrare stravagante descriverlo in questo modo, ma appena ascolterete un paio di sue canzoni mi darete ragione. (la modestia ogni tanto la metto da parte! 😉 ) Partito da zero, ha stupito un po’ tutta la critica tanto che, nel 2009, il suo primo album – “Brunori Sas – Vol.1”- si è aggiudicato il PREMIO CIAMPI  COME MIGLIOR DISCO D’ESORDIO .
Un disco davvero piacevole,definito dalla rivista Rolling Stone “Un disco che odora piacevolmente di chiuso, di stanze anni Settanta”, e che io definirei quasi familiare e intimo, poiché è facile percepire l’emozioni dell’artista e nel momento in cui vengo percepite le facciamo nostre, diventiamo tutt’uno con la canzone. E’ come se le nostre emozioni, attraverso la sua musica, si ampliassero. E’ davvero difficile non provare nulla ascoltando una ballata come “Una domenica notte”.
Non trovo altre parole per descrivere quest’artista, forse troverete quest’articolo noioso e di parte, ma purtroppo non sono riuscito a non farmi condizionare dalle mie emozioni.
Voglio vedere se nessuno dopo un primo ascolto non canticchi con un semplice “Na Nà”.