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Mr. Gay 2011: l’amore ai tempi del collegamento rapido – Intervista a Daniel Argentino

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Arriva all’After Line di Milano accompagnato da Paolo Tucci, l’altro protagonista dello show della serata. Entra trascinando un trolley rosso, e quando lo avvicino il suo sguardo indagatore mi piomba addosso come una rete. Mi presento e gli dico che vorrei fargli una breve intervista. Daniel annuisce e volge gli occhi verso Paolo, che dice: «stavamo andando a portare le nostre cose in camerino. Qualche minuto, e lui torna da te».

Daniel mi raggiunge al tavolino quasi subito. È un giovane molto bello e senza pose. Iniziamo a parlare come se ci conoscessimo da tempo.

A Milano per la notte delle streghe. La bellezza fisica è una strega buona o una strega cattiva?
La bellezza in sé è sempre positiva. È l’animo delle persone che può essere buono o cattivo. Personalmente osservo con attenzione i miei interlocutori, guardo i loro occhi per captarne le intenzioni.

Menù di Halloween: frittelle di zucca, spaghetti alla strangolata, fiori di zucca posseduti, ragni al cioccolato. Cocktail horror, a scelta. A proposito di ricette, esiste una per essere felici?
Ragni al cioccolato? mmm… che goduria! (ride).

Non so se esista la ricetta di cui parli. Dovessero inventarla, l’amore sarebbe certo l’ingrediente principale. Per me, l’amore è tutto. Quando mi innamoro, do l’anima.

Il mondo visto con gli occhi di un 21enne?
Dal mio punto di vista, un mondo ricco di possibilità. Sento di avere ancora tante cose da scoprire. Io amo viaggiare. I viaggi sono tra le esperienze più istruttive che ci siano.

Che rapporto hai con le tecnologie?
Non sono molto ‘tecnologico’: iphone, ipod, chat.

Sul tuo profilo di Facebook hai scritto: «mi piacerebbe far capire che essere gay non significa per forza essere leggeri e legati principalmente a fattori sessuali… noi siamo anche altro.» Secondo te, bisognerebbe potenziare il modo di comunicare del mondo glbt, o la capacità di ascolto della società?
Entrambi, credo. In ogni caso, ribadisco quanto ho già detto: i sentimenti di noi gay sono gli stessi che provano le persone eterosessuali quando si innamorano. E’ questo quel che conta.

Quanto contano invece le idee di una persona?
Secondo me il valore delle idee è legato all’applicazione che trovano nella realtà. Io prediligo l’azione.

Esiste l’amicizia tra gay?
Silenzio. La risposta arriva dopo qualche secondo di riflessione, anticipata da un sorriso ironico misto a rimpianto: «No, non esiste».

Su cosa dovrebbe fondarsi un’unione tra due persone omosessuali?
Sull’attrazione fisica, sulla condivisione, l’empatia, la passione per la buona cucina, la capacità di ridere… Ma sì, lo dico: sul sesso!

La prima cosa a cui pensi dopo il risveglio?
A ciò che farò il giorno seguente.

L’ultima, mentre vai a letto?
A Francesco, il mio ragazzo, che è già lì ad aspettarmi…

Chiarissimo. Senti: Tzvetan Todorov (filosofo bulgaro, ndr) ha scritto che «l’aspirazione alla pienezza e alla realizzazione interiore si trova nell’intimo di ogni essere umano.» Sei d’accordo?
Sottoscrivo ogni parola.

La nostra conversazione finisce con una stretta di mano. Daniel torna in camerino per cambiarsi. Mentre passa tra i tavoli qualcuno esclama: «è bello da paura!». All’After Line perfino i commenti si ispirano a Halloween.